sabato 22 gennaio 2011

La Sibilla dalla Fonte della Iumenta

Pochi metri sotto la vetta della Sibilla, ancora oggi, è possibile notare l'ingresso di una cavità, la grotta della Sibilla, in cui si narra vivesse appunto la celebre maga.
Non è questo il celebre sentiero del Guerrin Meschino - che diversamente sale dalle gole dell'Infernaccio - ma è certamente un percorso degno di nota per i grandiosi panorami che offre.
Una lunga cavalcata su cresta, mai esposta ma con vedute su quasi tutto il gruppo dei Sibillini; attenzione al sole, il percorso è tutto scoperto!

Accesso: Forca di Gualdo (Hotel la Baita, GPS: 42.867968,13.196146)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello: 800 metri
Difficoltà: E
Valutazione: ****


Punto di partenza dell'itinerario è il piazzale posto davanti all'Hotel la Baita, a Forca di Gualdo, luogo di ritrovo invernale per gli sciatori diretti agli impianti del Monte Prata.
Da qui si imbocca la sterrata che si dirige verso il già visibile Monte Porche, oltrepassando la sbarra in ferro che dopo alcuni metri impedisce il transito ai veicoli.
Con pendenze modeste si segue per circa una mezz'ora la strada di ghiaia, in realtà un po'noiosa, sino ad arrivare alla Fonte della Iumenta (acqua potabile, l'ultima che si incontrerà in tutto il percorso, attenti ai cani da pastore).

Fonte della Iumenta

Castelluccio di Norcia immerso nelle nebbie

Sulla sinistra della fonte, faccia a monte, si prende ora il sentierino che - con pendenze più marcate - inizia a salire aggirando il monticello posto sopra la fonte stessa. Si taglia quindi a mezza costa il versante del Monte Porche, sino a giungere alla panoramicissima sella posta tra il Porche e Palazzo Borghese, bellissima la vista sul Pian Grande.
Alcuni (troppi) segni di vernice (viola!?) indicano la traccia da seguire per raggiungere la vetta del Monte Porche: ripidissima ma breve la salita su roccette lungo la dorsale.

Palazzo Borghese 
 
La vetta del Monte Porche


Pizzo Berro e la Priora

Una volta giunti in vetta la strada da seguire fino a destinazione è più che evidente: la lunga e bellissima cresta che pian piano porta alla Sibilla (foto iniziale).
Si scende per un primo tratto, per poi proseguire tra saliscendi fino alle pendici di Cima Vallelunga, in realtà meno ripida di quello che può sembrare dalle foto (soprattutto se non si arriva in cima, girando invece intorno alla vetta sul versante nord).

Cima Vallelunga

Monte Vettore, Sella delle Ciaule, Pizzo del Diavolo, al centro il Lago di Pilato

Ultimi tratti prima della vetta

Il panorama è sempre eccezionale, sulla destra il massiccio del Vettore, con il Lago di Pilato ben visibile nelle giornate nitide, a sinistra Pizzo Berro ed il Monte Priora con la lunghissima cresta parallela a quella che si percorre.
Ancora qualche strappo in salita e si arriva nei pressi della rocciosa e doppia vetta del Monte Sibilla, un paio di passaggi di I consentono di raggiungere la croce di vetta (posta sulla seconda cima per chi viene dal Monte Porche).

La rocciosa vetta della Sibilla

La discesa avviene per lo stesso itinerario dell'andata, unico tratto con pendenze rilevanti è la risalita fino alla cima del Monte Porche.

Buco


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