giovedì 12 settembre 2013

Gola di Frasassi, Via degli Eremiti

Una classica della zona, roccia buonissima e una bellissima vista sulla Gola di Frasassi.
Divieti a me non comprensibili proibiscono di salire in determinati periodi dell'anno, quindi conviene informarsi preventivamente sulle condizioni di accesso alla zona.
Chiodatura in loco sufficiente e soste a fix, necessario l'occorrente per la discesa in doppia.

Accesso: San Vittore di Genga (AN)
Tempo di percorrenza: 1 ora la via
Dislivello: 70 metri
Difficoltà: VI/A0, V obbl. 
Valutazione: ***



Proveniendo da San Vittore di Genga si percorre la Gola di Frasassi - superando l'ingresso turistico delle omonime Grotte - fino a giungere ai piedi del percorso pavimentato che conduce alla Grotta della Beata Vergine. Si parcheggia sul lato sinistro della strada su uno spiazzo di ghiaia, dalla parte opposta rispetto ai rubinetti ed all'inizio del percorso.
Si segue quindi il sentiero lastricato in salita fin quasi al suo termine, ove, nei pressi di una curva, diparte una sassosa traccia sulla sinistra.
Seguendo quest'ultima si continua in salita, con qualche svolta, arrivando nei pressi di una bastionata rocciosa, che si aggira - lasciando ora la traccia che prosegue - salendo per qualche metro su terra e sassi smossi. Qui uno sbiadito triangolo rosso sulla roccia indica l'attacco della via (chiodo rosso poco visibile in alto a dx).

Le pareti della Gola di Frasassi

L1: il primo tiro è sul IV/IV+, prese svasate su buona roccia, ultimamente però piena di vegetazione, che a volte rende difficile individuare la pur generosa chiodatura (35 metri, diversi chiodi). Si segue il lato sinistro del diedro, deviando sulla destra poco prima della sosta su due fix con catena, alla base di una liscia placconata.

L2: la seconda lunghezza percorre ora con arrampicata entusiasmante la bella placca di roccia compatta, seguendo una linea di numerosi fix (V, pass. VI, quasi tutto azzerabile) fino ad una panoramicissima sosta su un grande terrazzo (45 metri, bellissimo!).

Il terrazzo della seconda sosta

La discesa può avvenire con due calate lungo la linea di salita oppure con un'unica doppia (nel vuoto) utilizzando come ancoraggio la bella pianta di ginepro posta sul pulpito ove si trova la sosta del secondo tiro. In questo caso, una volta raggiunta la base della parete, si deve scendere a piedi ancora qualche metro su terreno sconnesso per tornare alla base della via.

Discesa in doppia

Nessun commento:

Posta un commento