domenica 16 gennaio 2011

Monte Murano

La cima che presidia la Vallesina, oggi scandalosamente deturpata dalle orrende cave di pietra che continuano a divorare metri su metri.
Percorso piacevole anche se con qualche tratto un po'ripido, dalla grande croce di vetta magnifica vista sulla vallata sottostante.

Accesso: Pontechiaradovo (GPS: 43.420662,12.990949)
Tempo di percorrenza: 4 ore e mezza
Dislivello: 600 metri
Difficoltà: EE (tratti ripidi)
Valutazione: ***


Si parte dal piccolo parcheggio posto vicino all'area pic-nic di Pontechiaradovo, dopo il passaggio a livello.
Da qui si percorrono poche centinaia di metri all'interno della Gola della Rossa, sino ad incontrare, sulla sinistra, la diramazione del sentiero.
In lieve salita, sempre su traccia evidente, si seguono le indicazioni per la Grotta del Vernino e quelle per il Monte Murano (i cartelli del parco avvisano: tratti pericolosi).
Circa in questo tratto, un paio di anni fa, mi è capitato di scorgere addirittura un granchio aggirarsi tra le piante di asparagina. Sinceramente devo ancora comprendere come e perchè sia finito li, vista la considerevole lontananza di corsi d'acqua.

Granchio montano

Si supera la sbarra posta in mezzo al sentiero e si continua per circa 40 minuti sino a raggiungere (ultimo tratto più tortuoso e ripido) il ghiaione nei pressi dell'ingresso della Grotta del Vernino.
Questo è il tratto più faticoso dell'itinerario: con fatica si risalgono le ghiaie per quella che può sembrare una traccia, sino a giungere ad una zona di roccette dove ci si riporta in piano prendendo la traccia, ora evidente, sulla destra.
In pochi minuti si raggiungono le pareti di Colle Tordina, poco sopra la cresta che ripida arriva giù alla valle.
Da qui, con lievi pendenze, si segue il sentiero all'interno del bosco di pini (possibili incontri con scoiattoli e cervi) sino a sbucare nei pressi di un abbeveratoio per le mucche, proprio sotto la strada asfaltata.

Ginestre

La destinazione è ora ben visibile, si segue la strada oltrepassando i ripetitori e, volendo, tagliando sulla destra i prati fino alla base della salita finale per la vetta.
Un ultimo breve ma ripido tratto conduce in pochi minuti alla grande croce di vetta che sormonta l'intera Vallesina.
Pochi metri sotto di noi, sappiamo ma non vediamo da questo punto, la cava sta divorando la montagna sulla quale passeggiamo.

La croce del Monte Murano e la Vallesina

Per il ritorno è possibile procedere sul sentiero di andata (il ghiaione, in discesa, risulterà molto più piacevole...) oppure aggirare la traccia seguita compiendo in questo caso un anello.
Dalla croce si scende quindi ai ripetitori ma, invece di prendere sulla sinistra nei pressi dell'abbeveratoio, si prosegue lungo la strada asfaltata fino ad incontrare - poche centinaia di metri - sulla sinistra, una strada bianca con indicazioni per la Gola della Rossa.
Imboccato questo sentiero, attenzione alla diramazione sulla sinistra che si incontra dopo un po'di discesa.
Il percorso, da qui in poi, può essere molto affascinante: nel periodo di fioritura delle ginestre ci si troverà a passare per prati profumatissimi e gialli, purtroppo molto frequentati anche dai cinghiali (attenzione).
Un altro bivio ci farà rientrare nel bosco, superare un rudere sulla destra e scendere ancora fino ad incontrare il letto del torrentello, oltrepassato il quale, di nuovo sul sentiero di andata.

Profumi primaverili

Nel bosco




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