lunedì 1 settembre 2014

Corno Stella, Il Pilastro di Oscar

C'è da arrampicare a spellarsi le mani qui. Il granito è una favola e le vie sono veramente tante. Il Pilastro di Oscar percorre lo zoccolo del Corno Stella, su roccia talmente solida e lavorata da sembrare un pannello indoor. 
E'una via sportiva, con difficoltà intorno al 5c, grado da padroneggiare più che bene vista l'esposizione e la distanza mai ravvicinata delle protezioni; in tutto nove tiri fino alla sommità del pilastro.
Si esce sulla cengia mediana, con due doppie si è di nuovo sulla pietraia, ma molte cordate preferiscono abbinare la salita ad una delle altre vie che affrontano la parte alta della parete.

Accesso: Rifugio Bozano (CN)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello: 250 metri
Difficoltà: D+, 5c
Valutazione: ****


Il sole sul Corno Stella inizia a battere circa a metà mattinata, vista l'esposizione sud-ovest del paretone.
Decidiamo di prendercela con calma questa volta, facciamo colazione alle otto e prepariamo i materiali, caricando per scrupolo anche i friend, che si riveleranno poi utili in un paio di occasioni.
L'attacco della via si trova proprio alla base dello zoccolo, evidenziato da una scritta rossa.

Dentro il nevaio

Rifugio Bozano!

La giornata è calda e diverse cordate sono già all'opera, molte su vie di impegno ben maggiore, qui del resto scalava anche Patrick Berhault!
Attacchiamo il primo tiro superando uno strapiombo, poi placca (abbastanza liscia), fino alla sosta, un bel 5c pieno che ci da il giusto buongiorno.
Il secondo tiro ed il terzo tiro sono più facili, anche se la roccia è sempre stupenda, intorno al 5a, le protezioni sono adeguate alle basse difficoltà, cioè poche!

Terzo tiro

Il quarto tiro è un viaggio: 5b, placca infinita, stupenda, arrampicata elegantissima ed esposta, fessura finale fino in sosta. Le protezioni sono belle distanziate e integrare non è facile ma sembra veramente di arrampicare su un pannello indoor, roccia ruvidissima e perfetta!
Il quinto tiro è il più impegnativo, 5c pieno, prima placca poi strapiombo giallo, anche questo stupendo e con protezioni molto "sportive".

Mirco in gran forma sullo strapiombo del tiro chiave

Le difficoltà finiscono sostanzialmente qui. Con un altro tiro di corda (III) raggiungiamo la sommità del pilastro, mentre un mare di nebbia inizia ad inondare la valle, nascondendo il rifugio e le cime circostanti.

Salgono le nebbie

Nuvole e roccia

Per arrivare alla cengia mediana saliamo altri due tiri di corda, entrambi di III, entrambi su placche di roccia ruvida come carta vetrata.

Le compattissime placche finali

Panorama!

Alla cengia ci sleghiamo e ci sediamo, le nuvole stanno ricoprendo tutto, le vette sembrano tante isole che emergono dal grigio. Mangiamo qualcosa e ci prepariamo a scendere, con una doppia da 60 metri siamo sulla parte centrale della cengia, da dove con un'altra calata raggiungiamo la pietraia sottostante la parete.

Il sentierino che percorre la cengia mediana

Incontri lungo la pietraia...

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