lunedì 30 novembre 2015

Il Monte Rapina da San Nicolao

Arriva la prima neve e bisogna trovare il modo giusto per aprire al meglio la stagione invernale di quest'anno.
L'idea, viste le condizioni generali, è una bella scialpinata, per riprendere un po'di allenamento e qualche gelone alle mani.
Il Monte Rapina, nel massiccio della Maiella, è un itinerario abbastanza tranquillo ed anche molto frequentato, con pendenze adatte anche a chi non ha troppa dimestichezza con gli sci!

Accesso: San Nicolao (Caramanico, PE)
Tempo di percorrenza: 5 ore e mezza
Dislivello: 1.200 metri
Difficoltà: MS
Valutazione: ***


Partiamo molto presto da Ancona, che la strada da fare è molta e abbiamo fretta di infilare le pelli. Colazione a San Valentino, poi diretti a San Nicolao con gli zaini già pronti.
Al termine della strada ci troviamo davanti il Monte Rapina, già visibile prima dell'arrivo.

Il Monte Rapina da San Nicolao

Un po'di fatica a scollare le pelli, ormai ferme dallo scorso inverno, e iniziamo a procedere lungo la strada innevata, col Morrone alla nostra destra che ci regala uno spettacolo incantevole.

Nuvole sul Morrone

Sempre seguendo la strada più o meno in piano verso il Monte Rapina, iniziando a scorgere poco dopo l'intero massiccio del Gran Sasso, veramente impressionante da questa prospettiva.
Giunti nei pressi di una sorta di dosso, si scende di qualche metro nella valletta che si apre dolcemente, attraversandola per poi attaccare l'opposto pendio.

La prima parte del percorso

Giornata perfetta!!

Enorme

Qui la neve inizia ad essere un po'sfondosa, ma siamo in quattro e riusciamo bene a darci il cambio alla testa del gruppo.
Al termine del pendio procediamo quindi verso destra sulla ampia dorsale, dove la neve compattata dal vento ci permette di risparmiare anche un po'di sudore per la parte finale della salita.

La sella prima del Rif. Barraso

Momenti di pausa...

L'ultimo tratto che ci attende prima della vetta è proprio l'impennata del Monte Rapina, dal Rif. Barasso (1542 mslm), dal quale manca ancora un discreto dislivello prima della vetta, a quota 2027.
La vetta, dopo una serie di dossi e controdossi che sembrano infiniti, ci vede arrivare con le gambe belle affaticate.
Acqua, cioccolata, togliamo le pelli e ci riposiamo un attimo prima della discesa, insieme ad un nutrito gruppo di altri sciatori che oggi hanno avuto la nostra identica idea.

Monte Pescofalcone dalla vetta del Rapina

Pianoro di vetta

La sciata è divertente, con neve più farinosa e facile nella prima parte, appesantita e pesante dal Rifugio in poi. Sull'ultimo tratto, quasi pianeggiante, cerchiamo di sfruttare anche la minima pendenza pur di prendere velocità.
Un bellissima giornata di sole, gambe a pezzi, ma sicuramente un'ottimo inizio per questa stagione invernale.

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