sabato 24 agosto 2013

Torre Delago, Spigolo Piaz

Famosissima via sulle Torri del Vajolet, forse la più conosciuta, probabilmente la più ripetuta.
Uno spigolo in piena esposizione, tanta da togliere veramente il fiato, panorama eccezionale, avvicinamento brevissimo, forse un po'troppo corta.
La roccia è sempre ottima, anche se in alcuni tratti un po'unta (comunque non fastidiosa), soste sempre attrezzate con resinati e catena, attenzione al possibile affollamento di cordate...

Accesso: Pera (TN)
Tempo di percorrenza: 4 ore
Dislivello: 300 metri l'avvicinamento (dal Rif. Gardeccia), 180 metri la via
Difficoltà: EEA/IV+/AD
Valutazione: ****


Da Pera, con l'apposito servizio bus, prima al Rif. Gardeccia, poi a piedi fino al Rif. Vajolet, quindi al Rif. Re Alberto.
Poco sopra quest'ultimo è già inconfondibile la via di salita: l'espostissimo spigolo della Torre Delago, conquistato per la prima volta da Tita Piaz già nel 1911.

Il Rif. Vajolet

Rif. Preuss

Il sentiero per il Rif. Re Alberto

La traccia verso l'attacco è evidente ed in circa 15 minuti si arriva (qualche facile roccetta) ad una comoda cengia dove prepararsi per la salita.
Da qui, con facile traverso, si giunge all'attacco vero e proprio della via, dove si trova la prima sosta resinata.

Le Torri del Vajolet e lo Spiz Piaz dal Rif. Re Alberto

L1: su per la articolata placchetta, ben appigliata, prima tenendo leggermente la destra, poi rientrando verso lo spigolo, fino a raggiungere la sosta su un esposto terrazzino (30 m, IV+, 3 chiodi);
L2: scavalcare lo spigolo in esposizione totale (chiodo insicuro) e salire su piccoli appoggi sfruttando la lama dello spigolo stesso (chiodo + clessidra) fino a raggiungere una facile fessura (friend incastrato) proprio sotto la sosta cementata (30 m, IV, 2 chiodi, 1 cl., 1 fr.);
L3: dritti per il diedro che inizia proprio sopra la sosta (2 chiodi vicini), poi facilmente per divertenti gradoni alla sosta successiva (30 m, IV-, 2 chiodi);
L4: superare la fessura un po'unta (friend incastrato), dopo la quale dirigere lievemente a destra in direzione di una facile e divertente placchetta sulla destra (chiodo in alto), superata la quale, sulla sinistra, si sosta (30 m, IV, 1 friend incastrato, 1 chiodo);
L5: dritti per la breve paretina davanti alla sosta, poi subito a destra a raggiungere la vetta, si può sostare su spuntone lungo la cresta o su più comodo terrazzino, sfruttando gli ancoraggi  per le doppie (15 m, III+, nessun chiodo).

Il Rif. Re Alberto e il Passo Santner dalla Torre Delago

La Torre Stabeler dalla Torre Delago

Per la discesa ci si cala in doppia all'interno dell'intaglio che divide la Torre Delago dalla Torre Stabeler, arrivando al grosso masso incastrato tra le due (30 metri). Da qui, con altre quattro calate da 30 metri (sempre sul versante del Rif. Re Alberto) si torna alla cengia di partenza.

La prima doppia dalla Torre Delago

Il Rif. Re Alberto e lo Spiz Piaz

Per concludere in bellezza la giornata, si può salire anche sullo Spiz Piaz, la piccola torre di roccia posta proprio di fronte al Rif. Re Alberto.
La via è sul versante che guarda al Rifugio, massimo IV+ e l'esposizione in alcuni tratti è veramente da capogiro.
Si sale lo spigolo della piccola torre seguendone il filo, è presente qualche chiodo lungo la via, ed è possibile integrare con qualche friend medio/piccolo.
Volendo si può fare un'unica tirata di 60 metri fino in vetta, altrimenti è possibile sostare su 2 chiodi pochi metri sotto di essa, su di una crestina in massima esposizione.
Un ultimo passo in traverso, veramente esposto, conduce alla vetta, dalla quale ci si cala con un'unica doppia da circa 50 metri.

Poco sopra il Rif. Re Alberto

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